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10 feb 2012

I Bergamaschi a servizio della Cooperativa Loppiano Prima

Nella nascente “Cittadella di Loppiano” sorta nel 1965, nel Comune di Incisa in Val d'Arno (FI), c’è grande bisogno di persone competenti nel settore edile; si avverte inoltre la necessità di avviare alcune attività produttive e di far fruttare alcuni terreni ormai in stato di abbandono.
Questo appello lanciato all’interno dell’Opera di Maria viene accolto con particolare entusiasmo da alcuni Volontari di Dio residenti a Clusone (BG) e dintorni i quali con tanta generosità e ancor più fede partono come pionieri, lasciano lavoro e attività ben avviate e si trasferiscono con famiglia e figli piccoli a Loppiano; ristrutturano alcuni casolari nei quali abitano e con sacrifici e duro lavoro iniziano la costruzione della cittadella e la coltivazione dei terreni circostanti.
Nel 1973 nasce la Cooperativa Loppiano Prima s.r.l., grazie anche al contributo dei soci, che oggi sono più di 4000, i quali attraverso le quote sociali ed il consumo dei prodotti contribuiscono allo sviluppo dell’azienda. Sin dall’inizio vengono fatte due scelte fondamentali: incarnare nel lavoro concreto di ogni giorno la spiritualità del Movimento dei Focolari e il rispetto nei confronti della natura e di conseguenza per l’uomo, non facendo uso di prodotti di sintesi su tutte le coltivazioni e utilizzando processi fisici, conseguendo in un secondo momento l’ottenimento della certificazione biologica su tutti i terreni. Così si esprimeva Foco (Igino Giordani) in un messaggio inviato alla Cooperativa Loppiano Prima:
"Voi testimoniate e gridate il Vangelo semplicemente con il lavoro e la comunione dei beni… E siete le primizie di una società da molti concepibile solo a parole eppure da tutti sognata.
Per voi e grazie a voi il mondo di domani è già cominciato…"
Nel 1991 quando dal Brasile lancia l’"Economia di Comunione", Chiara Lubich cita la Cooperativa Loppiano Prima come prodromo del progetto di EdC.
Nel 2004 per motivi legislativi l’azienda si evolve, creando come partner la Fattoria Loppiano Società Agricola Cooperativa con il compito di condurre sia gli oltre 220 ettari, distribuiti tra vigneto, oliveto e terreni ad uso seminativo, che la gestione dei vari appartamenti ad uso agrituristico, offrendo tutta una serie di servizi per piacevoli e rilassanti vacanze tra le incantevoli colline toscane. Ultima realtà nata, in concomitanza della nascita del Polo Lionello Bonfanti è Terre di Loppiano s.r.l., azienda prettamente legate alle prime due, con il compito di promuovere e commercializzare con un marchio unico sia i prodotti e le attività della Fattoria Loppiano, ampliando il paniere degli oltre 200 prodotti, anche ad altre aziende di tutto il mondo, che partecipano al progetto dell’Economia di Comunione. Per una visione più completa del progetto, vi invitiamo a visitare il sito all’indirizzo www.terrediloppiano.com e farci pervenire una vostra opinione.
Ritornando a qualche anno fa, vorremmo ricordarvi chi erano queste persone straordinarie che hanno speso i migliori anni della loro vita per un progetto cosi particolare. Alcuni tra noi volontari li hanno conosciuti personalmente, ma la maggior parte ne ha solo sentito parlare, per riconoscenza nei loro confronti tentiamo di ricostruire sia pure in modo sintetico e parziale la loro storia.
Tino Piazza, il primo a portare l’Ideale a Clusone, aveva una società edile con Giommj Bigoni e nel settembre del 1964 durante un incontro dell’Opera in Val di Stura, viene a conoscenza del progetto di far nascere una cittadella a Loppiano.
Trasferisce cosi nel 1965 l’azienda nel Val d’Arno pur mantenendo l’impresa a Bergamo, spostando una parte del cantiere a Loppiano per iniziare i lavori a Campogiallo.
In questo periodo d’inizio, oltre a Tino e Giommj si trasferiscono a Loppiano, Ettore Piazza e Zaccaria Nembrini dipendenti dell’impresa edile e Luigi Balduzzi come meccanico per la manutenzione di tutti i veicoli della nascente cittadella. Non c’è ancora niente, poche possibilità abitative per cui le prime famiglie si trovarono ad abitare in strutture senza riscaldamento e acqua, ma con tanta volontà nel credere al progetto iniziale.
Nel 1974, su richiesta dell’Opera, si trasferisce a Loppiano in aiuto a Luigi Balduzzi, il fratello Matteo, con il compito di dar un supporto maggiore alla manutenzione dei mezzi, compresi quelli della Cooperativa Loppiano Prima.
Un altro personaggio storico della Cooperativa Loppiano Prima è stato Giacomo Mignani di Semonte-Vertova, trasferitosi con la moglie Dina nel 1976 dopo la pensione. È stato per molti anni l’anima della cantina, con la sua semplicità e fede autentica ha commosso tante persone di ogni condizione.
La presenza bergamasca nella Cooperativa Loppiano Prima, e successivamente nelle altre realtà costituite, continua tutt’oggi con la seconda generazione; i figli dei fratelli Balduzzi attualmente ricoprono ruoli rilevanti nelle società per la produzione e la gestione aziendale, ma fondamentale è l’operato svolto dai volontari (non solo bergamaschi) ma di tutta Italia, divenuti in questi anni parte integrante dell’azienda, perché oltre a partecipare all’assemblea annuale, collaborano concretamente in alcune mansioni della vita dell’azienda come la legatura dei vigneti, la vendemmia e anche la raccolta delle olive.
Oggi questa bella realtà, frutto della provvidenza e del lavoro dei pionieri bergamaschi è patrimonio di tutta l’Opera di Maria, ed è nostro compito continuare a sostenerla, in particolare noi Bergamaschi che la sentiamo più nostra.

2 commenti:

  1. Hanno lasciato la loro bella città, Bergamo appunto, e le loro sicurezze per costruire la cittadella di Loppiano. Che corraggio e che avventura. Se ora Loppiano è così grazie anche a loro che sono stati dei pionieri.

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  2. Hanno creduto alle parole del Vangelo senza se e senza ma e agito di conseguenza. Che bella fede!

    Camillo

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